PROF. LUIGI MARANO
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Milioni di persone hanno visto la caduta della mela, ma Newton è stato colui che ha chiesto “perché”.
(Bernard M. Baruch)

Al via il protocollo "spoleto 1" per lo studio del tumore dello stomaco nei giovani

2/5/2017

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Si è appena concluso l'incontro Midterm degli Oncoteams della SICO (Società Italiana di Chirurgia Oncologica), tenutosi il 28 e 29 aprile a Bertinoro. Per quanto riguarda la ricerca sul cancro gastrico è stato validato ed autorizzato dal GIRCG (Gruppo Italiano Ricerca Cancro Gastrico) e dall'oncoteam gastrico della SICO (Società Italiana di Chirurgia Oncologica) il protocollo di studio "Spoleto 1", il cui Responsabile e promotore è il dr. Luigi MARANO.
Si tratta di uno studio il cui primario obiettivo è la valutazione del ruolo prognostico dell’età e l'identificazione di un eventuale profilo clinico-patologico specifico in giovani pazienti (tra 18 e 40 anni) affetti da cancro gastrico. 
Sebbene l’incidenza del cancro gastrico mostri globalmente un trend in riduzione, tale neoplasia costituisce ancora oggi la terza causa più frequente di morte neoplasia-correlata ed è al quinto posto, in termini di frequenza, dopo il polmone, la mammella, il colon-retto e la prostata. Tali dati scoraggianti, a dispetto dei recenti progressi nel campo della diagnostica e del management terapeutico, sono dovuti a diagnosi per lo più in fase avanzata, risultando una sopravvivenza globale a 5 anni <10% ed una mediana della sopravvivenza globale limitata ad un anno per i cancri in fase avanzata e per le malattie metastatiche. Come per le altre malattie neoplastiche, le recenti ricerche mirate alla identificazione sempre più precisa dei meccanismi biomolecolari coinvolti nella carcinogenesi gastrica hanno portato alla conclusione che il cancro gastrico non deve essere considerato come una singola patologia. Si tratterebbe di neoplasie gastriche diverse da un punto di vista istologico, biologico e genetico a tal punto da influenzare le caratteristiche diagnostiche e prognostiche della malattia e, soprattutto, determinare un’eterogeneità della risposta a trattamenti standardizzati. Alla luce di ciò, attualmente è mandatorio definire l’”habitus” prognostico per ogni paziente in modo tale da pianificare un management multidisciplinare “tailored”.
Nonostante il cancro gastrico sia comunemente considerato una malattia età-dipendente, presentandosi generalmente in individui tra i 50 ed i 70 anni di età, il 2-9% dei casi viene diagnosticato in pazienti con età inferiore a 40 anni. Ancor di più, alcuni Autori hanno postulato come la giovane età sia associata ad una prognosi peggiore, mentre altri hanno evidenziato che gli outcomes sono strettamente dipendenti dallo stadio alla diagnosi e dal conseguente management, indipendentemente dall’età.
Il ruolo prognostico della età nel cancro gastrico è, pertanto, ancora argomento controverso, anche in ragione dei pochi dati presenti in letteratura. A fronte di diversi studi asiatici, in Italia è stato condotto solo uno studio, da Santoro et al , mirato alla valutazione degli aspetti clinico-patologici e dei predittori prognostici in 51 pazienti italiani. 
Il protocollo Spoleto 1 si prefigge l'ambito traguardo di riunire tutti i centri italiani che si occupano di cancro gastrico onde studiare un cospicuo numero di pazienti e di raccogliere tutti i dati clinico-patologici e prognostici ritenuti di interesse per tracciare un profilo specifico di cancro gastrico giovanile. 

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    Il blog di Luigi marano

    Luigi Marano è chirurgo e ricercatore, attualmente in servizio presso la "Chirurgia Generale ed Oncologica"  dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese, nel ruolo di "Assistant Professor of Surgery" dell'Università degli Studi di Siena.  Le sue principali linee di ricerca sono rappresentate dalle patologie sia benigne che maligne dell'esofago e dello stomaco. In particolare modo, egli ha pubblicato diversi studi scientifici sul trattamento della malattia da reflusso castro-esofageo, dell'acalasia esofagea e del cancro dello stomaco.    Attualmente ricopre l'incarico di Direttore dell'Ufficio Ricerca della Società Europea di Chirurgia Oncologica (ESSO-EYSAC)  ed è referente Regionale per l'Umbria della Società Italiana di Chirurgia Oncologica Young (YSICO). Recentemente ha conseguito l'ASN a Professore Universitario di II fascia di Chirurgia Generale.

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